giovedì 29 aprile 2010

prossimo incontro del 06.05.2010

Allora ragazzi oggi era previsto il nostro incontro, ma non avendo più avuto notizie da Monica e Francesco, che avrebbero dovuto prepararlo, il tema era " IL LAVORO E LA FAMIGLIA" penso che sia opportuno rinviare l'incontro alla prossima settimana. in Cristo, Antonio e Silvana

giovedì 1 aprile 2010

il nostro impegno si è concretizzato

Ecco, ragazzi, il risultato del nostro primo impegno in Parrocchia

realizzato grazie soprattutto all'ottimo spirito di collaborazione che

ciascuno di voi ha saputo mettere a disposizione della preghiera di tutti:


Grazie ancora e soprattutto buona Pasqua a tutti voi.

In Cristo, Antonio e Silvana

sabato 27 marzo 2010

Pace e bene a tutti voi.
nel confermarvi l'appuntamento per lunedì sera (dopo cena) per il nostro impegno in parrocchia, mi preme ricordarvi l'appuntamento del 17 aprile.
in Cristo, Antonio e Silvana

giovedì 25 marzo 2010

incontro del 25.03.2010

carissimi, vi avviso forse un pò in ritardo, circa l'incontro del 25.03.2010, ormai devo dire di oggi.
la coppia che avevamo invitato per la loro testimonianza non potrà essere dei nostri a causa di un impegno con il coro di cui fanno fanno e dal quale non potranno esimersi, viste le prossime festività Pasquali.
pensavo, che potevamo impiegare il tempo a nostra disposizione per definire gli ultimi dettagli del nostro impegno parrocchiale di Giovedì Santo, al quale, spero parteciperete tutti.
in Cristo, Antonio

sabato 20 marzo 2010

la famiglia di origine

Essere una sola carne.
L’uomo non nasce già capace di amare, questo lo impara con il crescere.
Quando l’uomo nasce, l’unica relazione in cui ha capacità di essere e il rapporto con la madre, rapporto che non possiamo ancora chiamare amore, perché è dato principalmente dalla necessità di avere tutto da quella relazione e questo nonostante e grazie anche al fatto che il bambino abbia vissuto per nove mesi “nella madre”. Diverso è per la madre, in quanto già esperta dell’arte di amare (per quel bambino, infatti, essa ha affrontato rinunce e sacrifici, ha vissuto ansie e provato dolori, gioie, paure ed incertezze).
L’uomo impara ad amare nella stessa misura in cui impara a rinunciare a se stesso e a gioire della gioia degli altri. Amare è diverso dal sentirsi attratti da qualcuno/a. Questo ci fa capire perché l’uomo ha, in un certo qual senso, paura di amare. L’amore lega, è un’espressione del cuore dell’uomo, un’attività che coinvolge tutto l’uomo, nella quale l’uomo non può mai dire: “ho fatto abbastanza” e quando questo avviene ciò che si provava non era amore, ma qualcos’altro dipinto di amore.
Noi, tuttavia non riusciamo mai a definire completamente l’amore nella sua pienezza. L’amore è un mistero che coinvolge tutta la vita dell’uomo e della donna nella relazione che fra di essi si crea nel tempo, risultando sempre più ricco e più completo, giorno dopo giorno, prova dopo prova, esperienza dopo esperienza.
Questo amore è la prova dell’esistenza di Dio, non solo nel suo Essere Dio/Amore, ma anche della Sua presenza nel cuore dell’uomo e della donna capaci di Amore.
Coppia si è nell’atto dell’unione di un uomo con una donna. Coppia coniugale, sacramento della famiglia, lo si diventa giorno dopo giorno, prova dopo prova, esperienza dopo esperienza, solo in un processo di lenta, sincera e leale donazione all’altro. In questo cammino i coniugi imparano vivere insieme, ad accettare ed accogliere l’altro per quello che realmente è e non per come lo si vorrebbe.
Spesso noi confondiamo il matrimonio come un traguardo da raggiungere e non come la tappa di un cammino che dura tutta una vita. Il matrimonio è solo l’inizio di un’avventura della quale si conoscono solo alcuni dettagli, è l’inizio, la linea di partenza, la prima vera pietra per la costruzione della coppia coniugale, della realizzazione di quell’ “una sola carne”. Ora si inizia a costruire il futuro della coppia attraverso una continua scoperta dell’altro ed una condivisione quotidiana del proprio essere in funzione dell’altro.
Tutto ciò che nasce dopo il matrimonio appare ed è diverso da quello che era prima e da come lo si vedeva prima. È diverso il modo di guardarsi, di ascoltarsi, di parlarsi, è diversa la complicità fra l’uomo e la donna. Tutto cambia, anche la relazione con la famiglia di origine propria e dell’altro. È in questa fase che nascono i primi rischi di stabilità per la coppia. L’altro non appare più lo stesso uomo o la stessa donna che si conosceva e si amava prima del matrimonio e questo può sembrare un fallimento, ma è solo una fase di assestamento. Ora l’altro appare un limite all’affermazione e alla realizzazione del proprio essere. Ora il rischio può diventare pericolo se solo si permette l’ingerenza di altri o della propria famiglia di origine.
Il cambiamento è dato da uno stato psicologico individuale. È crollato, intanto ogni impedimento che ostacolava l’essere coppia. Ora ci si sente coppia di fatto, e ci si aspetta che tutto sia finalmente rose e fiori, ma vengono fuori problemi che prima non c’erano o che si erano sottovalutati o dati per scontati.
Se non si è stati educati a vedere l’altro come un dono nella sua totalità, il cammino verso il superamento di questo stadio diventa lungo e difficile. Ma superato questo momento si scopre un legame più profondo, ogni giorno nuovo fra i due, legame che farà apprezzare maggiormente quella diversità che inizialmente era sembrata un ostacolo inaspettato. Si rafforza ora quel rispetto già esistente ma che poggia ora su basi diverse. E mentre prima poggiava su tutto ciò che accomunava, su quanto rendeva uguali, sugli interessi comuni, ora poggia sull’essere e volersi così diversi come ci si scopre, da questo rispetto si rafforza anche la fiducia reciproca che porta ad una diversa comunione.

incontro del 25.03.2010

per giovedì prossimo 25 marzo 2010 abbiamo convocato, come da voi richiesto una coppia della parrocchia che ci porterà la sua esperienza sul tema:
"MOGLIE E MARITO, CAMBIA IL PROGETTO?"


vi invito, tutti quanti voi, a giungere in parrocchia alle 20.00, per un nostro particolare momento di preghiera silenziosa davanti al Tabernacolo, vi chiedo solo di essere puntuali, in modo da poter poi, alle 20.30 iniziare l'incontro.
In Cristo, Antonio e Silvana

sabato 6 marzo 2010

Quaresima

Ciao Ragazzi.
Vorremmo condividere con voi questo pensiero di san Leone Magno:
"Se consideriamo ciò che l'universo ha ricevuto dalla croce del Signore, noi riconosceremo che, per celebrare il giorno della Pasqua, è giusto prepararci con un digiuno di quaranta giorni per poter partecipare degnamente ai divini misteri".
In Cristo, Antonio e Silvana

giovedì 4 marzo 2010

Benvenuti

Ci siamo riuniti per creare il blog del nostro gruppo...

...alcune coppie che hanno deciso di camminare insieme.

Il nome che abbiamo deciso di utilizzare è Coppie In Cammino.